Governo contro Logge: dall’incompatibilità all’espulsione (1922-1924)
Novembre 22, 2024Nell’autunno 1922 le principali Comunità massoniche italiane (Grande Oriente e Serenissima Gran Loggia d’Italia) assecondarono l’avvento del governo di convergenza costituzionale presieduto da Benito Mussolini e formato da fascisti, nazionalisti, liberali di varia ascrizione, democratici sociali, popolari e indipendenti. Forte del sostegno parlamentare e del riconoscimento di governi esteri, Mussolini, che nel 1914 da socialmassimalista aveva imposto l’espulsione dei massoni dal Partito socialista italiano, presto avviò l’offensiva contro le logge, d’intesa con i nazionalisti, che subordinarono la fusione con i fascisti (febbraio 1923) alla dichiarazione di incompatibilità tra fasci e Logge, comprendenti massoni. Dopo il rapimento e la morte di Giacomo Matteotti nell’agosto 1924 il Gran Consiglio del fascismo impose l’espulsione dei massoni dalle logge, assalite e devastate da squadristi. Lo “Stato” stette a guardare. Il peggio venne dopo.
Il nostro relatore Aldo A. Mola, già Preside di Liceo, docente a contratto di storia contemporanea all’Università Statale di Milano, dal 1992; contitolare della Cattedra Théodore Verhaegen di Bruxelles, dal 1982; collaboratore dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e di quello della Difesa e dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli); dirige l’Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (con sede a Cavour). Dal 1980 è Medaglia d’Oro per la Cultura (Decreto Presidente Pertini). Gli sono stati conferiti il Premio Presidenza del Consiglio dei Ministri (2003) e la Targa d’Argento del Presidente della Repubblica (Ciampi, 2005).
Giovedì 28 Novembre ore 20.45
presso FOGOLÂR FURLAN – Corso Francia 275/B – Torino
Ingresso libero con prenotazione, sino a esaurimento posti.
Seguirà un piccolo Buffet a offerta libera.